Ci sarebbe un patto segreto dietro alla verità sull’omicidio Pierina Paganelli. Le persone coinvolte potrebbero essersi accordate.
Le indagini sull’omicidio della povera Pierina Paganelli stanno andando avanti. La donna, 78enne, è stata uccisa lo scorso 3 ottobre a Rimini, nel garage della sua abitazione in via del Ciclamino, con una serie di brutali coltellate, ben 29. Sulla vicenda non è dato ancora sapere chi sia stato il killer ma gli ultimi risvolti sembrano portare ad un patto segreto “firmato” da più persone per nascondere la verità.
Pierina Paganelli, il patto segreto nasconde la verità
il caso della Paganelli, come detto, è ancora in cerca di una soluzione. L’indagine è a carico di ignoti ma ad essere attenzionate dagli inquirenti sono ben quattro persone molto vicine alla compianta vittima: Manuela Bianchi e suo fratello Loris, Louis Dassilva e sua moglie Valeria, inquilini degli altri due appartamenti del terzo piano di via del Ciclamino, lo stesso appunto di Pierina.
Dall’analisi della scena del crimine e da un insieme di fattori come la scelta del luogo in cui la donna è stata uccisa e dalle modalità che sono state utilizzate per farlo, è molto probabile che l’assassino materiale fosse una persona che conosceva molto bene la vittima e anche il posto dove l’ha ammazzata.
In tal senso si torna ad avere dei sospetti su tutte quelle persone che la 78enne frequentava e che, a modo loro, hanno dato varie versioni su dove si trovavano nelle ore dell’omicidio.
Quello che è certo è che la Paganelli avesse scoprto una crisi relazionale tra suo figlio Giuliano e sua moglie. In tal senso, la vittima aveva appreso di una relazione extraconiugale che Manuela aveva, o ha ancora con un altro uomo. Pierina stava appunto cercando di capire chi fosse tale persona.
Il fatto relazione è decisivo ai fini dell’indagine o, per lo meno, ai fini di stabilire i reali rapporti tra Pierina e le persone prima citata. La ragione è nella congregazione dei testimoni di Geova di cui loro facevano parte, vittima compresa. Tale relazione extraconiugale, infatti, avrebbe comportato l’allontanamento degli interessati. Questo potrebbe essere tra i fatto scatenanti l’uccisione della 78enne.
L’autopsia e gli ultimi risvolti
In un quadro come quello descritto, pare evidente che dietro l’uccisione della Paganelli ci possa essere un patto segreto tra più persone al fine di nascondere la verità.
Al momento le uniche certezze sono quelle arrivate dall’autopsia che ha dichiarato il decesso della donna alle 22.15 circa, data e orario che hanno acceso dubbi sul marito di Valeria che non poteva garantire la presenza dell’uomo in casa.
Altro dettaglio non da poco il recente sviluppo legato proprio a Valeria e suo marito Louis. i due, infatti, hanno deciso di rivolgersi ad nuovo legale, l’avvocato Riario Fabbri del Foro di Rimini. La decisione è arrivata in quanto entrambi “non vogliono condividere la difesa con la famiglia di Manuela Bianchi”, sintomo che qualcosa tra le varie parti in causa, sia cambiato…